Altro stralcio dal diario “postumo” (la forma è necessariamente abbozzata, sfilacciata, non essendo nato per la pubblicazione):
“16 maggio 2012
L’essere umano è assurdo: per accedere all’essenziale ha bisogno di tempo, tuttavia potrebbe non avere tempo. Ecco perché vorrebbe che la verità fosse data prima, una volta per tutte, e nell’istante. Ed è così che si dà: il singolo respiro è già verità proprio nel dissiparsi nel tempo, nella sua presenza che è destinata a finire. La percezione innocente è la più vera: presenza e assenza vi sono contemplate come “naturali”, vale a dire piene di senso nel loro accadere senza senso. Il divenire è nella propria forma più perfetta; ecco cosa rimpiangeremo: la forma perfetta ed innocente del divenire. Bene e male si mescolano. L’innocente non è “buono” nella misura in cui non è ancora ammorbato dalla ricerca della verità. Non ha bisogno di cercarla, la vede accadere, la sente accadere, l’ascolta accadere”.

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Pubblicato da Daniele Baron
Daniele Baron [Pinerolo 1976] vive in provincia di Torino. Nel 2004 si laurea con lode in Filosofia Teoretica presso l’Università degli Studi di Torino con una tesi su Jean-Paul Sartre. Dopo gli studi, trova lavoro come impiegato presso un Comune. È appassionato dell’opera del filosofo e scrittore francese Georges Bataille: per «Filosofia e nuovi sentieri» cura la pagina Batailliana. È scrittore e pittore: i suoi quadri e disegni sono visibili in rete sia sul suo blog personale sia su altri portali.
Ha pubblicato in volume:
una raccolta di racconti dal titolo "Il gioco dell'insolito" (ed. Porto Seguro, Milano 2023), un romanzo "Il Risveglio" (ed. Robin, Torino 2022) thriller psicologico, un romanzo giallo “Mise en Abyme” (ed. Il Seme Bianco 2019), un’opera poetica sperimentale, “Il Cantico di Hermes” (ed. Controluna 2018) e tre racconti noir per la collana Tutto Sotto (ed. Neos 2020-21-22).
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