Vanitas – trittico

Vanitas 2005
Vanitas 2014

Fotografia scattata con Smartphone o “Selfie” davanti a Vanitas con raggio di luce rifratto in arcobaleno da prismi alla finestra.

Mai come oggi pensiamo di poter eternare le nostre impressioni e di avere finalmente gli strumenti per imporre la nostra presenza. Immagini su immagini si affastellano, non ne abbiamo mai abbastanza, non avvertiamo mai la nausea. Abbiamo bisogno di riconoscimento e ciò che pensiamo essere un nostro diritto ha il suo sfogo necessario nel belato del gregge. Ma questo canto che nasce da una pulsione così forte ha il suo controcanto nell’effimero che costituisce la stoffa di tutto ciò che è. Mirabile contraddizione: più aumenta la nostra capacità di avere memoria, più tutto precipita nell’oblio dell’eterno presente. Più il caduco s’impone, più in esso vogliamo o dobbiamo cercare l’eterno.

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