“Giocoso preludio d’assenza”
olio su tela
30×40 cm
Riporto ciò che scrissi altrove:
[…]
“gioco” tra assenza e presenza, le diecimila creature lievi e insieme sospese, che la bolla e i filamenti hanno reso, come anche l’effetto di antico: quest’effetto è in parte voluto e in parte casuale: frutto della copertura di un’opera precedente ad olio che ha lasciato la sua traccia e insieme ho preferito lasciare questa superficie ruvida per creare filamenti di luce e per contrastare con la lievità della bolla.
Ogni riflesso di luce rivela presenze di fantasmi, presenze-assenze. Tutto si gioca nella loro presenza che è un’assenza: ecco perché è così importante la loro presenza.
[…]
Mie riflessioni sull’opera evocate dalla lettura di Paola Lovisolo, che ringrazio molto per l’attenzione preziosa.
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Pubblicato da Daniele Baron
Daniele Baron [Pinerolo 1976] vive in provincia di Torino. Nel 2004 si laurea con lode in Filosofia Teoretica presso l’Università degli Studi di Torino con una tesi su Jean-Paul Sartre. Dopo gli studi, trova lavoro come impiegato presso un Comune. È appassionato dell’opera del filosofo e scrittore francese Georges Bataille: per «Filosofia e nuovi sentieri» cura la pagina Batailliana. È scrittore e pittore: i suoi quadri e disegni sono visibili in rete sia sul suo blog personale sia su altri portali.
Ha pubblicato in volume:
una raccolta di racconti dal titolo "Il gioco dell'insolito" (ed. Porto Seguro, Milano 2023), un romanzo "Il Risveglio" (ed. Robin, Torino 2022) thriller psicologico, un romanzo giallo “Mise en Abyme” (ed. Il Seme Bianco 2019), un’opera poetica sperimentale, “Il Cantico di Hermes” (ed. Controluna 2018) e tre racconti noir per la collana Tutto Sotto (ed. Neos 2020-21-22).
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e io ringrazio te per quest' opera che molto mi piace e nella e della quale mi sono permessa una lettura personale: per i suoi colori pesanti e bagnati di foresta per l' acqua che crea e si sottrae al contempo assente e presente nel rinnovarsi in levità delle diecimila creature pieno/vuoto. e c'è il tremore di esse nel sospeso nell' umile(messaggio). intensa la resa anticazione sotto lo spiovere di scintille umide.
complimenti da parte mia. ecco. ci sarebbe da scriverne per me.
caro saluto.
paola
nel non detto si rivela l'universo delle nostre proiezioni
qualcosa che riguarda il mondo ai primi albori della creazione
la densità che la pennellata si permette di dare
è il desiderio di appropriarsi di un colore, una sfumatura, una incrinatura
che il sentimento poi cosparge
di tutta la sua suggestione.
una bolla evocativa che mi piacerebbe chiamare biglia.
un caro saluto e una buona serata
c.
Ti ringrazio davvero molto Paola, perché la tua lettura ha saputo esplicitare il significato profondo di quest'opera. Il gioco di assenza e presenza che ne nasce coinvolge il contenuto, ma ciò che è ancora più importante la materialità stessa della tela, come rilevi bene. Questa è una delle novità più importanti ai miei occhi, rispetto alle opere che ho dipinto prima. Una specie di rinascita attraverso la sottrazione che non poteva che avvenire nell'elemento liquido. Mentre dipingevo credevo di dover dipingere l'assenza, ma insieme molti fantasmi hanno popolato questa tela.
La stratificazione è densa di significati che coinvolgono l'assenza e la presenza in una dialettica sempre rinnovata e dalle molte sfaccettature e concrezioni (ad esempio si dipana nell'opposizione tra levità e pesantezza, tra pace e instabilità e così via).
Un caro saluto a te
Buona serata!
Ciao Carla e grazie della tua impressione qui.
Interessante e molto che la mia sottrazione abbia evocato nella tua lettura il non detto e gli albori della creazione. Devo dire che proprio un silenzio musicale era la sensazione che provavo dipingendo quell'assenza. Inizialmente ero indeciso se dipingere la bolla o lasciare solo lo sfondo, l'assenza.
Interessante che la bolla, così evanescente, possa anche diventare biglia, qualche cosa di solido.
Grazie ancora per la tua visione.
Un caro saluto
Buona serata