Il sepolcro

Folgorante inizio del poema “L’arcangelico” di G. Bataille.

IL SEPOLCRO

I

Immensità criminale
vaso incrinato dell’immensità
sfacelo senza limiti

immensità molle che mi spossessa
io sono fiacco
l’universo è colpevole

la follia alata la mia follia
lacera l’immensità
e l’immensità mi lacera

sono solo
ciechi leggeranno queste righe
dentro interminabili tunnels

sprofondo nell’immensità
che sprofonda in se stessa
lei è più nera della mia morte

il sole è nero
la bellezza d’un essere è il fondo delle cantine un grido
della notte definitiva

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