Racconti noir

Belzebù in “Sotto Mentite Spoglie” (ed. Neos, Torino 2020)


La scrittura noir deve essere un po’ “diabolica”, vale a dire deve sfruttare la buona fede del lettore per sorprenderlo. Così ho fatto io in questo racconto.
Fare credere qualcosa per poi nell’ultima riga svelare che era l’opposto di ciò che si era immaginato. Non è un semplice trucco o espediente, o una necessità del genere letterario scelto; o meglio lo è ma non solo e non in modo essenziale per me, me ne convinco sempre di più ora che sto scrivendo altri racconti. È proprio un’esigenza profonda della mia scrittura: indagare il lato oscuro dell’uomo e indurre il lettore a sua volta ad interrogarsi sul proprio lato oscuro.

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