Il problema filosofico fondamentale oggi: come pensare concettualmente l’altro nello stesso? Come pensare la Cosa Doppia, Rebis? È evidente che assieme al problema logico, oggettivo, se pone già subito uno soggettivo, legato al desiderio, alla sessualità e all’erotismo. Scindere i piani è cercare di pensare la Cosa. Ma subito il pensiero diventa sterile, subito mente a sé, subito dice di una Cosa che è sé stessa dimenticando che è anche altro. L’altro espulso si identifica comunque con lo stesso. Lo stesso può essere massimamente trascendente e massimamente immanente. Plotino e Spinoza. E tuttavia l’Uno non può essere senza l’Altro. Chi pensa l’uno nasconde l’altro. Affermando l’Uno senza saperlo afferma l’Altro. Chi tenesse insieme l’Uno e l’Altro, il sé e l’altro, parrebbe pazzo. Solo l’accecamento può esprimerlo.
Daniele Baron [Pinerolo 1976] vive in provincia di Torino. Nel 2004 si laurea con lode in Filosofia Teoretica presso l’Università degli Studi di Torino con una tesi su Jean-Paul Sartre. Dopo gli studi, trova lavoro come impiegato presso un Comune. È appassionato dell’opera del filosofo e scrittore francese Georges Bataille: per «Filosofia e nuovi sentieri» cura la pagina Batailliana. È scrittore e pittore: i suoi quadri e disegni sono visibili in rete sia sul suo blog personale sia su altri portali.
Ha pubblicato in volume:
una raccolta di racconti dal titolo "Il gioco dell'insolito" (ed. Porto Seguro, Milano 2023), un romanzo "Il Risveglio" (ed. Robin, Torino 2022) thriller psicologico, un romanzo giallo “Mise en Abyme” (ed. Il Seme Bianco 2019), un’opera poetica sperimentale, “Il Cantico di Hermes” (ed. Controluna 2018) e tre racconti noir per la collana Tutto Sotto (ed. Neos 2020-21-22).
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