
21 marzo 2014
Il problema filosofico fondamentale oggi: come pensare concettualmente l’altro nello stesso? Come pensare la Cosa Doppia, Rebis? È evidente che assieme al problema logico, oggettivo, se pone già subito uno soggettivo, legato al desiderio, alla sessualità e all’erotismo. Scindere i piani è cercare di pensare la Cosa. Ma subito il pensiero diventa sterile, subito mente a sé, subito dice di una Cosa che è sé stessa dimenticando che è anche altro. L’altro espulso si identifica comunque con lo stesso. Lo stesso può essere massimamente trascendente e massimamente immanente. Plotino e Spinoza. E tuttavia l’Uno non può essere senza l’Altro. Chi pensa l’uno nasconde l’altro. Affermando l’Uno senza saperlo afferma l’Altro. Chi tenesse insieme l’Uno e l’Altro, il sé e l’altro, parrebbe pazzo. Solo l’accecamento può esprimerlo.
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