Sartre vs Bataille

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Ripropongo un mio articolo – saggio sull’incontro-scontro tra Bataille e Sartre pubblicato nel 2014 sulla rivista Kasparhauser.

Per chi ho parteggiato? Ai miei occhi tutti e due hanno ragione e torto insieme.

Forse come ho accennato verso la fine dell’ articolo (sulla scorta delle suggestive riflessioni di Rocco Ronchi) è possibile un pensiero, ancora tutto da elaborare e scrivere, che riesca a mediare tra le due posizioni.

http://www.kasparhauser.net/GiardinoMente/Sartre/Baron.html

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2 risposte a “Sartre vs Bataille”

  1. Avatar silviagoi

    In questo densissimo commento, una specie di anticipata profilazione dell’Etre et Néant, scandito da temi forti e frammentati ( benché extra-storico, lo snodo anni ’40, la ‘vedovanza di Dio’ – etichetta estrema, la sistematicità ontologica che emerge da pura fonte prima che heideggeriana, la linea d’ombra tra il pensiero come esperienza interiore e la più allargata esperienza in questo senso, la scena post-hegeliana e piena di sorprese dell’Essere-per-sè, l’analisi di Nancy che coglie il piano inclinato su cui queste polarità si incontrano ANCHE, il rifiuto di una lettura meramente storicistica e storicizzante, la presa in carico di un Freudianesimo che sfugge e viene usato per i propri fini…..e chi più ne ha più ne metta). Mi pare evidente che l’importazione delle tematiche ontologiche colonizzi l’Essere per una via che non è la moda di altri, ma una rilettura profonda e che concepisce in modo diversissimo il rispecchiamento teorico… Se citare la Fenomenologia è d’obbligo, il senso di un manifestarsi di un ching interiore lontano secoli, quasi berkeleyano, è l’impressione emotiva, il vissuto, dell’attimo.

    Scusa lo sfogo, ma rileggerò con più metodo queste righe, a cui offre una comune rilettura la serie di ‘snodi’ colti da Nancy.

    Silvia Goi

    1. Avatar Daniele Baron

      Grazie Silvia per la lettura del mio articolo e per il tuo commento. Mi piace anche la forma con cui è espresso: magmatico e un fiume in piena che esondi (per unire due immagini opposte). Il punto di incontro tra Bataille e Sartre, al di là della mancato incontro effettivo, sta in quella liberazione del campo trascendentale dell’Io, rivoluzionario inizio per la filosofia di Sartre. Non che dopo Sartre si dimentichi di quella base teorica, anzi tutta le sua opera successiva non può prescinderne. Tuttavia, il campo trascendentale senza Io, il cogito preriflessivo, non è più stato approfondito da Sartre. Altri filosofi hanno sviluppato quell’intuizione che è ancora feconda (sto pensando a Deleuze).

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