Sono particolarmente felice di annunciare la pubblicazione con la Casa Editrice “Il Seme Bianco” del romanzo Mise en Abyme.
“Cosa accadrebbe se lo scrittore fosse il colpevole del giallo che sta scrivendo?” recita la quarta di copertina.
Un giallo, ma anche e soprattutto una storia che alterna colpi di scena, autobiografia e riflessione dello scrittore su di sé e sulla sua passione: la scrittura.
Il finale è a sorpresa.
Il titolo del romanzo è una importante chiave di lettura. Mise En Abyme tradotto letteralmente dal francese in italiano significa “messa in abisso” e rende conto di una tecnica particolare in arte: nella scrittura, ad esempio, consiste nell’inserire all’interno della storia narrata la stessa storia in una ripetizione che virtualmente può andare all’infinito; nel caso delle arti figurative si dà quando l’immagine rappresentata contiene in sé se stessa e così via. Questo espediente non vuole solo suscitare una sensazione di vertigine e spaesamento, ma è anche il simbolo migliore della concezione dell’arte (espressa dal protagonista in questo romanzo) come confessione, autobiografia. Il soggetto diventa, suo malgrado, protagonista di una storia che ha scritto lui, anche se quasi in modo inconscio.