Mise En Abyme

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Ecco come ci si perde all’infinito: basta che l’immagine abbia in sé se stessa. Potenzialmente dunque il gioco di specchi non si interrompe. Questo è il simbolo perfetto dell’ontologia del nostro essere al mondo e dell’essere: nel sé è contenuto il sé stesso come altro da sé: io è un altro.

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