Mia poesia scritta di getto anni fa dopo la lettura del racconto “L’azzurro del cielo” di Georges Bataille.
febbraio 1999
a Georges Bataille
Accarezzo la terra
in una promessa solare;
forte e turgido, ali spiegate,
bevo il tuo alito di luce;
quali abissi nasconde il sorriso complice?
Dov’è l’inganno? Dove il male?
Ah, mia unica forza
è quell’effimero bagliore
che le mie dita stringono.
S’alza, sublime e brutale,
la melodia del naufragio
– orrido baratro dove sognai
la pura pelle,
dove piansi più volte
vomitando incenso…
Ah melodia, melodia vaga!
sacrificio di una necessaria rinascita,
in selvaggio presagio mutata,
esigi piena e cieca fiducia;
ed allora colpevole,
sommerso dal mutamento,
tra le nubi, oh sì, tra le nubi,
ti verrò a cercare.

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