
Altra poesia di qualche anno fa intitolata “Salmodia”.
Ripiegato sul mistero
sussultavo ad ogni cenno
e polverose dita
ghermivano fiori sciupati;
petali di poesie
su corrotte attese
inebriavano come vino d’infanzia.
S’addensava quel forte
racchiuso tepore,
rannicchiato tra il corpo e l’ala
come un pulcino.
Oscuro germe d’innocenza
ancora resisteva con trafelato respiro
sul grembo materno.
Rabbrividendo
sillabavo preghiere
a memoria apprese,
orfano tra sguardi obliqui.
Bacio di luce sulle palpebre,
quel raggio sognante
s’accese in promesse velate;
tra quei muri odorosi risuonavano
cantilene, vagiti e risa,
e il sentore aspro dell’estate …
Mi piace:
Mi piace Caricamento...
Correlati
Pubblicato da Daniele Baron
Daniele Baron [Pinerolo 1976] vive in provincia di Torino. Nel 2004 si laurea con lode in Filosofia Teoretica presso l’Università degli Studi di Torino con una tesi su Jean-Paul Sartre. Dopo gli studi, trova lavoro come impiegato presso un Comune. È appassionato dell’opera del filosofo e scrittore francese Georges Bataille: per «Filosofia e nuovi sentieri» cura la pagina Batailliana. È scrittore e pittore: i suoi quadri e disegni sono visibili in rete sia sul suo blog personale sia su altri portali.
Ha pubblicato in volume:
una raccolta di racconti dal titolo "Il gioco dell'insolito" (ed. Porto Seguro, Milano 2023), un romanzo "Il Risveglio" (ed. Robin, Torino 2022) thriller psicologico, un romanzo giallo “Mise en Abyme” (ed. Il Seme Bianco 2019), un’opera poetica sperimentale, “Il Cantico di Hermes” (ed. Controluna 2018) e tre racconti noir per la collana Tutto Sotto (ed. Neos 2020-21-22).
Mostra tutti gli articoli di Daniele Baron