Pubblico una poesia di qualche anno fa. S’intitola ”Sorvolo”.
Oh inabissarsi e poi di nuovo sorvolare!
Immerso nella luce sognante
riaffioro naufrago
alla calma superficie di meraviglia.
Tu, piena di grazia,
su ali di seta volteggiando,
per gioco sfuggi
alle goffe mie imprese,
ed al sommesso balbettio dei miei canti.
E sorridi radiosa alla tua bugia
che è così dolce e lieve
come il profumo d’un fiore; sorridi
e con la tua voce anche me incanti.

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